Continua l’avanzata di Israele a Gaza. Nonostante le accuse, il premier Netanyahu va avanti e passa al contrattacco anche a parole.
Nelle scorse ore è iniziato “l’attacco finale” di Israele a Gaza per occupare il territorio ed eliminare Hamas. L’esercito sta proseguendo con l’offensiva e non sembra fermarsi davanti a nulla. A conferma della situazione anche alcune informazioni che arrivano dal fronte che confermano come l’Idf abbia già occupato circa il 40% del territorio della città.

Gaza: continua l’attacco finale di Israele
Israele sta proseguendo nel suo assalto conclusivo a Gaza City. Quasi un mese dopo aver approvato i piani di conquista della città, l’esercito dell’Idf, nella notte tra lunedì e martedì ha dato il via all’operazione di terra, supportata da bombardamenti senza sosta, spingendo migliaia di palestinesi a cercare la fuga verso sud.
In questo senso, le forze israeliane hanno confermato come ben due divisioni stiano operando verso la città dove ci sarebbero ancora circa 2000 o 3000 combattenti di Hamas. Al momento, fonti militari hanno confermato che Israele sia arrivato a controllare circa il 40% di Gaza anche se per il completamento dell’operazione i tempi saranno lunghi. “Ci vorranno mesi”, avrebbero detto alcune fonti come riportato da AGI.
Netanyahu non si ferma
Intanto, al netto delle proteste delle famiglie degli ostaggi di Hamas, il premier Netanyahu, in conferenza stampa, ha tirato dritto confermando l’intenzione di andare fino alla fine dell’operazione. Lo stesso primo ministro ha aggiunto come il presidente Trump lo avrebbe invitato alla Casa Bianca: “Questo avverrà dopo il mio discorso all’Assemblea dell’Onu. Ho avuto diverse conversazioni con lui dopo l’attacco di Doha, e sono state tutte molto positive”. Netanyahu ha poi spiegato di non temere per l’economia israeliana che, invece, sarebbe “molto forte” e che l’attacco a Doha sarebbe stato “giustificato” in quanto il Qatar finanzierebbe Hamas.